mercoledì 17 agosto 2016

Tecniche storytelling (parte 3): Coerenza - #Corso #Scrittura

Glauco Silvestri
Quando si decide di scrivere un romanzo, specie se molto lungo, il rischio maggiore è quello di non rimanere coerenti. Accade quando si decide di non aver bisogno di aiuti e si crede di poter scrivere tutto d'un fiato, dall'inizio alla fine, senza preparare strutture e schede personaggi, soprattutto fidandosi della sola memoria, del proprio istinto.

Per essere coerenti dall'inizio alla fine nella scrittura di un testo bisogna avere molto mestiere sulle proprie spalle. Chi è alle prime armi e decide per questo tipo di approccio, lo fa spesso sopravvalutandosi, o anche per pigrizia. Credere di non aver bisogno di un 'metodo' è da - perdonate il termine forte - sbruffoni. Tutti gli scrittori hanno un metodo. E il metodo non è sicuramente quello di sedersi davanti al computer, scrocchiare le dita delle mani, e iniziare a scrivere a ruota libera.
Certo, lo so, temete che strutture, schemi, e schede personaggi possano farvi perdere il ritmo, le idee, e persino la voglia di scrivere. Sono tecnicismi che nulla hanno a che fare con la scrittura. E forse dal vostro punto di vista è tutto vero, e un po' lo è anche dal punto di vista di tutti quanti. 
Nell'immaginario lo scrittore scrive soltanto. 
Nella realtà il suo lavoro è molto più complesso.
Ma com'è possibile perdere di coerenza quando in testa abbiamo perfettamente impressa la storia che vogliamo scrivere? Perché il problema non è la storia, sono i dettagli. E i dettagli sono troppi da ricordare. Così scopriremo che dopo un inseguimento tra auto una delle due svolterà in una curva che poco prima, descrivendo l'ambiente, non esisteva, o che in una scena al chiuso il personaggio principale berrà da un bicchiere tenuto in mano, e che fino a un attimo prima era una penna stilografica.
Sono errori su cui spesso si sorvola, che a volte sono compiuti persino dai professionisti, che scappano persino all'editing più severo (n.d.r. Ma oggi si fa ancora un editing severo sui testi? Ne parleremo in futuro), e che si trovano persino in altri ambienti artistici, come il cinema (bloopers) e i fumetti (n.d.r. nuvoleanomale docet).
Sono errori su cui spesso si sorvola, ma che non scappano all'occhio del lettore. E a seconda del lettore, o ci passa sopra e va avanti, o si pone dei dubbi sulla qualità di quanto sta leggendo, e ne rimane disturbato.

Insomma... A mio parere è meglio essere coerenti.

Però... Però ci sono casi dove l'incoerenza è cercata. Se si tratta di una storia surreale, allora essa può diventare un importante elemento di intrattenimento. Ce lo mostra chiaramente Italo Calvino ne Il barone Rampante, dove spesso il personaggio risolve i propri guai con soluzioni a dir poco surreali (n.d.r. Se non ricordo male, in una scena il Barone è intrappolato in una profondissima buca, e per uscirne torna al proprio palazzo, prende una scala, torna alla buca, e grazie alla scala ne esce vittorioso). Io stesso ho voluto giocare su questo piano ne Gli uomini in Bianco. E' però importante ricordare che, se si intraprende questa strada, si va a firmare un accordo non scritto con i lettori dove certe 'leggi' della narrativa sono violate appositamente per raggiungere uno scopo surreale. Perciò la scelta deve essere esplicita sin da subito, e non usata come alibi nel caso si sia colti in fallo.

Per concludere: in qualunque modo abbiate deciso di intraprendere la scrittura di un romanzo, o di un racconto lungo, cercate di essere sempre coerenti con ciò che scrivete, trovate il vostro metodo, quello a voi più congeniale, ma non sorvolate su questo particolare, perché non è così banale come può sembrare.




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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

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