martedì 19 gennaio 2016

Startrails (primo esperimento)

Glauco Silvestri
Primo esperimento? Non proprio. Ma è la prima foto che pubblico al riguardo. Non vi spiegherò come ho fatto a realizzare lo scatto, perché ritengo che non sia venuta benissimo. Il fatto è che, alle sue spalle, c'è un aneddoto divertente.

Quale? Per realizzare una Startrail sono necessari molti scatti. Ogni scatto ha un tempo di circa 30 secondi, per cui bisogna lasciare ferma la fotocamera per molto molto tempo. Poi, ci vuole un programma che sovrapponga tutte le immagini, eventualmente tolga i difetti del sensore grazie a un dark frame, e infine un briciolo di editing per sistemare esposizione, contrasto... le solite cose basilari, senza pretendere elaborazioni complesse che - come ripeto sempre - a me non è che piacciano granché.

Ebbene... Preparo il cavalletto. Controllo la batteria. Imposto la macchina in manuale, con scatto continuo. Metto il telecomandino. Punto la fotocamera... Fa freddo, è il primo esperimento, mi fido, non faccio uno scatto di prova, poi lo faccio dal mio terrazzo, non ho pretese. Faccio click! Poi me ne vado in sala, al caldo, a guardare un film.
Il tempo passa. Due scatti al minuto. Per fare un bel arco colorato con tante stelle ci vogliono tante foto. Pazienza... Pazienza... Pazienza... 
E' il momento di controllare il risultato. Interrompo lo scatto continuo. Spengo la macchina. La porto in casa.
Guardo l'obbiettivo: Ha ancora il tappo!
Il secondo tentativo, ovvero la foto che segue, è stata realizzata in meno tempo - vista l'ora tarda - solo 66 scatti, più un paio di prova, e un dark frame. In post produzione ho aumentato il contrasto, ridotto la luminosità, e basta. Ovviamente, per metterla in rete, ne ho esportata una versione più piccola, e ci ho aggiunto il solito watermark. La potete osservare qui di seguito. 

F2,8 ISO100 50mm 30sec
Lo vedete il satellite? E' una traccia debole che taglia tutte le altre trasversalmente. Nell'elaborazione si è scurita molto...

Se il tempo lo permette, domani sera riprovo... Senza il tappo, ovviamente... Spero!





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About the Author

Glauco Silvestri / Author & Editor

Vivo a Bologna. Vivo per le mie passioni. Scrivo, leggo, amo camminare. Adoro il cinema, amo tantissimo le montagne. Sono cresciuto a suon di cartoni di Go Nagai e Miyazaki.
Mi guadagno da vivere grazie all'elettronica. Lavoro nella domotica, e nell'illuminazione d'emergenza, per una grossa azienda italiana. Ci occupiamo di sicurezza, salute, emergenza... ma anche di energia pulita. Il mio sogno sarebbe vivere grazie ai miei libri, ai miei disegni, alle mie fotografie... Ma onestamente, suppongo di essere più bravo nel mio attuale lavoro. Ciò non significa che io rinunci a provare, tutt'altro, faccio di tutto per migliorare, crescere, ottenere il meglio che posso nei miei lavori, che siano racconti, digital painting, fotografie...
Ovviamente, oltre a ciò, sono anche un blogger, ma se state leggendo questa breve nota, vuol dire che già lo sapete.

2 commenti:

  1. Il tappo!!?!? ammettilo che è solo un artifizio letterario per scrivere il post! Comunque l'effetto come-si-chiama-lui è bello!

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    1. E invece è proprio vero... Ho dimenticato di togliere il tappo!

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