sabato 28 febbraio 2015

Caricatore USB d'emergenza

Glauco Silvestri
Premessa: Qualche tempo fa scovo una Kickstarter che sta pensando di realizzare un caricatore USB d'emergenza capace di funzionare con una pila a 9V. L'idea è interessante in quanto questo tipo di batteria è disponibile in quasi tutti i negozi, la si trova dai tabaccai, nei supermercati, nei negozi di orologeria, di elettronica, un po' ovunque... Mentre una presa della 220V, sempre che si abbia con sé un caricabatterie, non è sempre fruibile facilmente. 
Certo, ci sono i battery pack, forniscono molta più energia di una batteria a 9V, ma sono solitamente più ingombranti, a volte ci si dimentica di caricarli, o ci si dimentica di prenderli con sé, e magari non volete neppure spendere un 50 euro circa per comprarne uno.

Problema: Il prodotto proposto dalla Kickstarter era un prodotto con un bel design, davvero elegante, quando non veniva usato si tramutava in un pratico portachiavi, ma alla fine veniva proposto sul mercato a un prezzo non proprio concorrenziale rispetto a quello di un battery pack. E poi... Nel momento in cui lo uso, dove metto le chiavi? E soprattutto... Perché comprare un oggetto di questo tipo quando posso farmelo da solo?

Soluzione: L'elettronica alla base di questo oggetto è davvero banale, ma un pochino più complicata rispetto a quanto visto nel mio 'carica orologio'. Ho avuto bisogno di una clip per batterie da 9V, di un regolatore di tensione a 5V (n.d.r. in questo caso, per praticità, ho usato un 7805 visto che usando una batteria a 9V non dovrebbero esserci problemi di fluttuazione di corrente. Perdo un po' in efficienza, avrei dovuto optare per un LM317, ma in quel momento non l'avevo a disposizione), un paio di resistenze, e un connettore femmina USB. Il primo prototipo funzionante era contenuto in una scatola di plastica un po' ingombrante, un po' goffa, e che nell'uso si è dimostrata persino poco solida. Il secondo prototipo è stato avvolto in una guaina termo-restringent, e a parte un piccolo inconveniente (n.d.r. il calore necessario a restringere la guaina ha deformato il supporto della clip per la pila a 9V), ora tutto sembra a posto. 
L'oggetto, in sé, è davvero poco ingombrante. E' lungo 7cm e largo 1,5cm. A questo va aggiunto un cavo usb per la ricarica. La batteria andrebbe comprata al bisogno.

Funzionamento: Collegare la batteria 9V alla clip, poi connettere il device alla presa USB con il suo cavetto di ricarica. La spia di ricarica si dovrebbe accendere dopo pochi istanti.

Punti Deboli: Ovviamente la carica della batteria 9V non è in grado di portare al 100% la batteria del nostro dispositivo. Per di più la scelta del 7805 ne limita le potenzialità visto che quando la batteria va sotto i 7V il regolatore smette di erogare energia (n.d.r. la presa USB eroga 5V). La corrente a disposizione non è altissima, una alcalina standard si aggira attorno ai 500mAh, per cui è impossibile utilizzare il dispositivo per caricare smartphone e tablet che richiedono ben altre quantità di energia (n.d.r. iPhone, Galaxy S5 eccetera). Se però si ha un telefono di fascia bassa e/o media, allora funziona, così come funziona con il Kindle (n.d.r. nella foto è ritratto un Paperwhite), con uno smartwatch come il Pebble, i braccialetti fitness, i lettori mp3, le cuffie sportive bluetooth eccetera eccetera. 

E' davvero molto pratico nei casi d'emergenza, non trovate pure voi?


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lunedì 16 febbraio 2015

Come ti carico l'orologio

Glauco Silvestri
Premessa: sono il felice possessore di un Citizen Eco-Drive. Si tratta di un cronografo da polso al quarzo che funziona a energia solare. E' un ottimo orologio, ha un bel design, e pur mantenendo la precisione di un dispositivo elettronico, non ha bisogno di batterie.
Il fatto è che non lo tengo sempre al polso. Lo metto solo nelle occasioni importanti, o quando esco la sera, e nei weekend. Evito di portarlo quando vado al lavoro, per di più mi piace avere i polsi liberi, così succede che il suo quadrante non viene esposto sempre alla luce. Basta mezz'ora di carica per garantire il suo funzionamento giornaliero, e anche di più, ora non ricordo nel dettaglio le caratteristiche tecniche. Diciamo che un uso tipico dell'orologio ne garantirebbe il corretto funzionamento senza mai doversi preoccupare di 'metterlo in carica'.

Problema: come ho anticipato poco fa, Io non lo uso sempre. E per quanto io lo riponga in un luogo che dovrebbe garantirgli un po' di luce diurna, nei mesi invernali, specie quando c'è brutto tempo, nevica, eccetera eccetera, capita che lo trovo fermo.
La mia testa bacata ha così pensato di realizzare un gingillo che potesse caricarlo anche quando non c'è luce, senza dover - ovviamente - tenere il lampadario acceso nella stanza dove conservo l'orologio. 

Soluzione: L'oggetto è semplice, forse ancora un po' spartano, ma funziona. E' stato sufficiente un led ad alta efficenza, un deviatore, un dissipatore per non rompere il led, un pugno di resistenze, e una batteria da 9 volt. Il tutto è sorretto da una struttura in lamiera. Non è sicuramente un prodotto di alta tecnologia, e devo ancora pensare a un involucro decente. Per realizzarlo avrò impiegato un'oretta (e probabilmente, col senno di poi, forse basta anche una mezz'ora... Ma quando l'ho realizzato andavo a spanne e non avevo tutto il materiale pronto per essere assemblato). 
Le foto dovrebbero mostrarvi esattamente sia come funziona, sia com'è fatto. Non sto a fornirvi uno schema perché non l'ho neppure disegnato per quanto è semplice. 

In pratica: Si attacca la batteria 9V, si dispone il caricatore a mo' di lampione sopra l'orologio, e si accende tramite l'apposito deviatore. Tutto qui. Le lancette dell'orologio cominciano a muoversi dopo pochi secondi e in una mezz'oretta l'orologio è carico. E' evidente che questo 'dispositivo' può essere usato anche solo per dare l'abbrivio all'orologio, in previsione di uscire mettendolo al polso. Diciamo... Dieci minuti! Poi ci pensa l'esposizione alla luce degli ambienti in cui si andrà, o del sole, a fare il resto.




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giovedì 12 febbraio 2015

Novelle fatte a Mano Vol.4: Storie di Guerra

Glauco Silvestri
Sono lieto di annunciare che, finalmente, il quarto volume della mia collezione antologica di racconti è uscito. Storie di Guerra raccoglie nove racconti scritti tra il 1993 e il 2014. Vicende ambientate durante la seconda guerra mondiale, durante le guerre di separazione in Jugoslavia, così come pure durante gli scontri più recenti. Sono storie di soldati, di veterani, e di persone comuni coinvolte nei conflitti sopra descritti. Sono racconti brevi, ma anche storie più lunghe, che cercano di toccare, e stuzzicare, la fantasia del lettore. 
E sinceramente spero di esserci riuscito... Perché questo volume mostra anche il modo in cui vedo la guerra, e il modo in cui la vedevo quando ancora ero ventenne. L'occhio dell'uomo adulto confrontato con l'occhio del ragazzo. Un conflitto emotivo che si misura su come viene vista la vita, che da giovani pare lunghissima, mentre col passare degl'anni comincia a mostrare i suoi confini, e a pesare maggiormente sulle scelte di ogni momento. 
Si tratta di un volume dai molti risvolti, quindi, che mi auguro possa piacere.

Trovate l'antologia qui.
Al termine della lettura, come sempre, vi esorto a lasciare un commento, positivo o negativo che sia... è importante per uno scrittore ricevere dei feedback dai propri lettori. Potete farlo su questo post, via mail, su uno dei social network che frequento, oppure su Amazon.
Volendo, se proprio il racconto vi è piaciuto davvero tanto, e volete collaborare al mantenimento delle attività dello scrittore che l'ha creato, non posso che suggerirvi di andare alla pagina delle donazioni per lasciare un segno tangibile del vostro supporto.
 
 Buona Lettura!


Aggiornamento dell'ultimo minuto:  Stamattina mi sono accorto che i quattro volumi avevano prezzi differenti tra loro, nonostante in fase di pubblicazione avessi imposto il medesimo costo. Ciò dipende dal fatto che tale valore viene impostato in dollari, e di conseguenza il prezzo in euro viene stabilito in base al cambio nel momento in cui ho effettuato la pubblicazione dell'ebook. Per riportare tutti i prezzi allo stesso importo, proprio poco fa, ho aggiornato il valore su tutti e quattro i testi. Ciò potrebbe rendere impossibile il download per qualche minuto/ora, a seconda della velocità di aggiornamento dei database di Amazon. Mi scuso per il disagio momentaneo.


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